Recenti studi dimostrerebbero che l’attività narrativa è connaturata all’essere umano e che la nostra organizzazione sociale sarebbe fondata anche sul racconto. Sappiamo per certo che la capacità di narrazione appartiene all’uomo fin dall’antichità e che l’uomo ha tentato di esprimerla in ogni ambito della propria vita. Questa capacità trova oggi nel mondo dell’Architettura un terreno particolarmente fertile di ricerca. Comunicare, attraverso il racconto, è una delle componenti fondamentali del mestiere dell’architetto: è, ad esempio, un veicolo prezioso per la conoscenza e la promozione del proprio lavoro. Raccontare il proprio modo di operare consente al professionista di diffondere e difendere le proprie idee e di instaurare un dialogo diretto con chi vive l’architettura, utilizzandola. Il progetto di architettura inoltre “vive” perché racconta una storia, perché trasmette un “messaggio” in grado di stimolare la percezione e il pensiero dell’individuo che vi si rapporta.

È con queste premesse che Fondazione Architettura Treviso ha proposto un ciclo di tre conferenze (e una mostra) intitolate “Raccontare l’Architettura” in cui abbiamo provato ad indagare le molteplici modalità con cui è possibile comunicare oggi l’Architettura attraverso una forma di racconto (o “storytelling”). Durante ciascun incontro abbiamo dialogato con professionisti del settore che hanno dedicato il proprio lavoro alla comunicazione e alla trasmissione dell’Architettura in tutte le sue forme.

Nel primo incontro si è parlato di racconto del progetto attraverso la fotografia mentre nel secondo incontro è stato approfondito come il testo scritto può contribuire a narrare un’opera di architettura. L’ultimo incontro ha esplorato come le immagini digitali, tra le altre cose, riescano ad anticipare il racconto dell’opera costruita.

Tutti gli incontri si sono svolti negli spazi di Lab27 a Treviso (@lab27.it). Ideato da Andrea Bianco e gestito con il supporto di Steve Bisson, Lab27 è uno spazio culturale interamente dedicato all’incontro, alla discussione, allo studio, alla formazione e all’esposizione della fotografia e delle arti visive che nell’ambito delle sue attività ha promosso il nostro ciclo di conferenze.